La RSA ‘Madonna del soccorso’ di Fauglia fu affidata alla Fondazione 'Madonna del Soccorso' a partire dal 1 Gennaio 2010. La RSA era già operante da circa 16 anni, da quando cioè l’allora parroco, don Ostilio Marzocchi, con il prezioso ausilio dei coniugi Alberta Taccola e Renzo Tognetti ed il concorso del popolo faugliese, aveva ristrutturato l’immobile già di proprietà della Suore. Si trattava di un edificio gravido di non pochi ricordi perché era stato abitato dalle Suore Figlie del Crocifisso dal 1880 fino al 1981 quando, per mancanza di vocazioni, avevano dovuto cessare la loro presenza nel paese. Nella casa, avevano gestito per lunghi anni un orfanotrofio, una casa famiglia ed un asilo infantile e non è dunque difficile immaginare quanto la loro presenza fosse gradita a tutta la comunità. Oltretutto, per diversi anni (1883-1927), Fauglia era stata anche la sede della Casa generalizia dell’intera Congregazione e da qui erano partite le suore che avevano fondato numerose nuove opere fino a Milano.
A partire dal 1981 l’immobile era rimasto inutilizzato e diverse realtà private avevano ipotizzato di acquistarlo per destinarlo ai più vari scopi, compresa quello di albergo. Inutile far presente che don Ostilio era molto preoccupato da tali prospettive sia per il significato che il bene aveva avuto per il paese che per la contiguità con la Chiesa ed i locali parrocchiali. Nacque così l’idea di acquistarla ma – come spesso accade – mancavano i fondi. La parrocchia si mise allora in preghiera per ottenere dall’intercessione della Madonna, l’arrivo di un benefattore ed il Cielo, evidentemente toccato da tali preghiere, non tardò ad inviarlo. Grazie infatti ad un’amicizia maturata da anni con i Tognetti, i facoltosi coniugi Adolfo e Dina Signorini di Firenze, proprietari di un’industria, si dichiararono disposti a donare 2 miliardi delle vecchie lire per l’acquisto del bene e la sua trasformazione in Casa di riposo per anziani. Il Parroco di Fauglia don Ostilio ed i coniugi Tognetti raccolsero subito la sfida che la Provvidenza aveva posto loro di fronte e, confidando nella Madonna, e con il sostegno di tutta la comunità cristiana procedettero all’acquisto del bene ed all’avvio della progettazione e quindi alla realizzazione dell’opera. Nel frattempo, nella Festa di S. Giuseppe dell’anno 1991, era stato costituito un Comitato parrocchiale con il compito di seguire i lavori e poi la gestione dell’opera. Ne era Presidente lo stesso Parroco mentre l’incarico di Direttore toccò a Renzo Tognetti. Sin dall’inizio era desiderio di tutti accogliervi delle religiose che vi avrebbero prestato servizio in spirito di testimonianza cristiana. A causa però della crisi delle vocazioni, la ricerca di una Comunità religiosa femminile fu lunga e difficoltosa ma non vana. Dopo aver consultato tante Congregazioni di diverse nazioni, si riuscì infatti a trovarne una disponibile. Il 17 Ottobre 1992, la Parrocchia di Fauglia potè così accogliere le prime 4 religiose Figlie di S. Anna, una Congregazione nata e sviluppatasi in India. Le suore erano: Sr. Immacolata, attuale Madre generale, Sr. Albina, Sr. Shobha, Sr. Desy che arrivarono accompagnate dall’allora Madre generale Sr. Emilia. Esse furono presentate alla comunità e fu loro insegnata la lingua italiana a cura della sig.ra Alberta Taccola che vi si dedicò con tanta pazienza e dedizione. Assistente spirituale delle suore fu, sin dall’inizio, don Severo Breschi, sacerdote salesiano faugliese di grande spessore spirituale e culturale di cui parleremo oltre.
L’opera prese il nome dal titolo mariano ‘Madonna del soccorso’ con il quale i faugliesi venerano l’immagine della Madonna custodita presso l’altare del Santissimo Sacramento nella Chiesa parrocchiale.
I lavori di ristrutturazione furono complessi; si dovette infatti prima ‘svuotare’ l’intera struttura interna quindi riedificarla per adeguarla ai parametri normativi. Essa fu inaugurata il 10 Agosto 1994 alla presenza dell’allora Vescovo di S. Miniato Mons. Edoardo Ricci, con grande concorso di tutto il paese. L’attività della Casa di riposo ebbe invece inizio nel gennaio dell’anno successivo. Curata in ogni suo aspetto, la struttura era all’epoca all’avanguardia e molto ambita anche perché la gestione era improntata ad uno spirito familiare.
Purtroppo, il 17 Marzo 1999, dopo grave e rapida malattia, morì l’amato Parroco don Ostilio Marzocchi che ne era stato il fondatore insieme ai Tognetti.
Negli anni successivi, a seguito di alcune problemi insorti e comunque per separare la sempre più complessa gestione della struttura da quella della parrocchia, il nuovo vescovo. Mons. Fausto Tardelli decise, in un primo momento, di affidarne la gestione ad una cooperativa e, in seguito, di costituire un apposito organismo giuridico in forma di Fondazione, che prese il nome di Fondazione Madonna del soccorso. Si trattava di una ONLUS dotata di personalità giuridica privata cioè di completa autonomia organizzativa e contabile che, in quanto tale, fu iscritta nell’apposito pubblico registro regionale che prese in carico la gestione a far tempo dal 1° Gennaio 2010.