Nell’anno 2012, con l’intensificarsi della crisi economica, andavano crescendo le richieste di aiuto che famiglie e singole persone rivolgevano alla Fondazione, anche per i bisogni più essenziali come il cibo. L’ente, data anche la sua ispirazione cattolica, decise pertanto di avviare un servizio caritativo per cui si affiliò al Banco Alimentare e, successivamente, aderì al programma ministeriale FEAD, avviando così la distribuzione gratuita di pacchi alimentari a persone bisognose, aiutata in questo anche da alcuni volontari della Parrocchia di S. Lorenzo di Fauglia guidati da Vinicio Papini, Anna Petrini e Suor. Grazia Panariello che oggi ci assiste dal Cielo.
Ben presto, con l’emergere di sempre maggiori necessità e richieste, il servizio fu dotato di un Centro di ascolto per le persone in difficoltà e fu stipulata una convenzione con l’Amministrazione comunale di Fauglia per le emergenze sociali ed i bisogni differenziati.
La Fondazione iniziò poi, in collaborazione con i servizi territoriali, ad erogare contributi per l’integrazione del canone di affitto, delle utenze ed altro a favore di famiglie in grave difficoltà economica. È doveroso ricordare che, in questa attività caritativa, come pure per l’integrazione delle rette dei servizi socio-educativi e socio-sanitari, la Fondazione ha sempre avuto il supporto della Diocesi di San Miniato che, annualmente, destina una parte delle risorse dell’8 per mille al supporto di queste iniziative. Medesimo fondo supporta anche gli interventi assistenziali a favore dei sacerdoti in condizioni di bisogno.
Ben presto il servizio caritativo, data la sua efficienza, fu richiesto anche da altri enti. Per cui furono stipulate convenzioni con i comuni di S. Maria a Monte e Terricciola ed accordi di collaborazione con i gruppi Caritas di Selvatelle e Capannoli. Tali attività si sono in gran parte ridotte negli anni successivi perché le crescenti richieste non consentivano di mantenere servizi così complessi e disseminati sul territorio, soprattutto in un momento di grande espansione dell’ente.
Comunque, attraverso di essi, è stato possibile servire centinaia di persone in difficoltà. Per dare un’idea del servizio si può ricordare che, nel solo anno 2017, in collaborazione tra i vari enti, furono distribuiti più di mille pacchi alimentari ai bisognosi.
Parallelamente a questo operato, negli anni, è crescita un’altra attività similare, anch’essa legata alla natura cattolica dell’ente e svolta nei confronti delle Comunità di Suore presenti sul territorio. Su richiesta di alcune religiose, con la Fondazione collabora da anni, nacque l’idea di inviare generi alimentari - soprattutto frutta - alle comunità religiose della nostra diocesi, quale segno tangibile dell’apprezzamento per il servizio da loro reso gratuitamente alle nostre strutture. Se infatti è vero che quando una comunità religiosa decide di cessare - per mancanza di vocazioni - la sua presenza in un determinato paese tutti insorgono e se ne dispiacciono, è altrettanto vero che, fin tanto che tali comunità sono presenti, spesso, solo in pochi si rendono conto dell’importanza del loro impagabile ed insostituibile servizio, non foss’altro che per l’amore e la gratuità vocazionale da Dio concesse con cui queste opere sono umanamente date a beneficio dei più deboli.
Non potendo distribuire loro gli alimenti del FEAD, in quanto legati ad una disciplina ministeriale, si decise di destinare loro altri tipi di aiuti alimentari che occasionalmente arrivano alla Fondazione da organismi privati. Tale servizio fu talmente apprezzato dalle prime comunità della diocesi che ne beneficiarono che la richiesta andò rapidamente crescendo. Ad oggi ne sono destinatarie religiose presenti addirittura in 5 Diocesi toscane (Livorno, Pisa, S. Miniato, Lucca e Firenze): suore di S. Anna di Fauglia, S. Miniato ed Orentano, suore Salesiane del S. Cuore di S. Pietro Belvedere, Ponte a Egola, Ponte a Elsa, Spicchio e Viareggio, monache di clausura del Monastero di Valserena, suore Francescane di Ognissanti di Capannoli, suore dell'Istituto Compostrini di Vicopisano, suore Figlie di Nazareth di Marina di Pisa, Pisa e Calci, suore Salesiane di Livorno, suore del Divino amore di Montopoli e de La Rotta, suore di S. Zita di Altopascio. Oltre a queste Comunità che, a loro volta, riversano la carità ricevuta sulla popolazione bisognosa, la Fondazione svolge consegne anche alle Caritas diocesane di Livorno e di Pistoia, alle Misericordie di Cenaia e Forcoli. Si tratta, è bene ripeterlo, di supporti occasionali ma che comunque manifestano la vicinanza a coloro che - a buon diritto - possono essere considerati ‘moltiplicatori di carità’ e testimoni viventi di una vita di fede cristiana che ha sempre come sfondo la povertà, la castità e l’obbedienza per il Regno dei Cieli ed i fratelli. Poiché mole di tali comunità sono sprovviste di mezzi di trasporto, dunque, anche il trasporto fino al loro convento è spesso curato dalla Fondazione.
La Fondazione Madonna del soccorso Onlus vuole ringraziare pubblicamente la Diocesi di San Miniato che, con i fondi 8 per mille della Chiesa cattolica, sostiene annualmente questo importante servizio caritativo insieme all'azione di riduzione delle rette dei servizi socio-sanitari, educativi e scolastici per le persone con difficoltà economica.